Sembra un gruppo di simpaticoni che fa leva sulle tradizioni locali, ma è molto di più. È la nostra nuova strategia di comunicazione social a cura di Olab & Partners che valorizza la nostra cultura, quella della Val di Non. Il recupero dei modi di dire nella lingua locale, non un dialetto ma una vera lingua autoctona che ha da sempre esaltato la nostra forte identità.  

È il modo per far apprezzare la nostra portata più popolare e la cultura fortemente identitaria della Val di Non, anche a chi non la conosce. Può un piatto così legato alle sue radici, diventare un simbolo di apertura al mondo? Il tortel di patate è una specialità tipica di un territorio ben definito, anche se tutti in Trentino pensano di saperlo cucinare. L’area è quella della Val di Non e potremmo definirlo un cardine importante della cultura nonesa. Come quasi ogni piatto veramente popolare, è relativamente semplice. Patate grattugiate raccolte in una sorta di frittella che viene fritta. Il supporto ideale per i formaggi e i salumi locali, ma anche per le marmellate e le composte, cavolo crudo tagliato sottilissimo, cipolla e fagioli lessati in insalata.

Il tortel è il totem della valle, ma quello realizzato dallo staff di chef del Centrale Flavon, è veramente superiore. La ricetta che sviluppata, rientra nei canoni assoluti della cucina nonesa, ma ha qualcosa in più. Ha una fragranza e una croccantezza, che però mantiene la morbidezza al centro e che, a detta di molti, rendono il locale, il tempio indiscusso del tortel.

La cucina trentina è cucina montana, pesante nel suo sviluppo per la necessità di proporre piatti molto energetici. Doveva sostenere donne e uomini per tutto il giorno, nelle attività assai faticose, del lavorare non in piano. Per questo un piatto semplice come il tortel, manteneva intatto il piacere di qualcosa di “potente”, che poteva accompagnarsi con le bontà locali. Una tradizione nata con le patate, un tubero povero, coltivabile quasi ovunque, anche nelle valli più strette e fredde, che prendeva vita in qualcosa di gustosissimo. Una frittella saporita, a cui aggiungere un pezzo di formaggio o un poco d’affettato, un po’ di verdura stagionale. Semplicità e gusto, un binomio formidabile.

Da questa valle ampia, piena di collegamenti a nord con l’Alto Adige e a sud con le Valli Giudicarie e il Lago di Garda, dolcissima d’estate, ma ruvida d’inverno, il tortel diventa un simbolo d’apertura verso il mondo. Un passaggio che arriva da un profondo passato rituale e che, a sorpresa, diventa uno slancio verso il futuro. A Centrale Flavon sono pronti a farvi gustare i migliori tortel di patate possibile, e lo fanno con un tocco di umorismo. Tradizione e legami col territorio, ribaditi dai detti e proverbi popolari, che sono la cifra con cui si presentano questi tortei leggendari.